Questo è Alamo? I miei commenti allo scritto “turarsi il naso…” prima di votare.

Devo dire che la mia “provocazione” sul consiglio di votare l’uscente governo, solo perché dava una parvenza d’essere meno chiuso alle nuove possibilità terapeutiche, ha definitivamente causato agli “amici” alle quali ho mandato lo scritto delle reazioni anche di “rigetto”.

Beh, finalmente ora ho qualche certezza che qualcuno mi legga. Anche se non mi sembra che abbia compreso gran che di quello che intendevo dire. Le variopinte accuse, perlomeno quelle stampabili, vanno dall’essere un farneticante ed un venduto, alla poca consapevolezza e notevole superficialità.

In altre parole, la reazione è stata classicamente italiana: emotiva e poco pensata.
Chi mi conosce da tempo sa che ho sempre detto che la vittoria che vogliamo conquistare, il Diritto alla Scelta Terapeutica ed alle Cure Naturali, non può provenire da nessun partito o schieramento politico, né presente né futuro.

Ciò non significa, a mio avviso, che dobbiamo voltare le spalle al sistema politico ma agire, con totale determinazione, in tutte quelle direzioni che sembrano fornire dei vantaggi alla nostra strategia di vittoria.

Chi conosce il mio vissuto degli ultimi anni, sa che non potrei essere certo accusato di amicizia o di complicità con Berlusconi.

Personalmente penso che questa persona, della quale apprezzo più che altro il pragmatismo, è anche direttamente responsabile, attraverso le sue televisioni private, per aver portato in superficie e coltivato le peggiori qualità che aleggiano nella psiche italiana; quali la superficialità d’animo e il consumismo; mentre nelle trasmissioni primeggia la prassi dell’emotività, se non della calunnia, come mezzo per stimolare interesse nello spettatore.

Parlo, ad esempio, del Grande Fratello, delle Iene, di Striscia la Notizia. Programmi a mio avviso immorali perché lesivi della dignità umana. Attraverso ed a causa di questi ultimi due programmi, sia la mia persona sia il gruppo al quale ero associato ha sofferto anche con la prigione.

Per quale peccato? Per aver voluto insegnare alle persone dei concetti, evidentemente immaturi per la psiche italiana, quali la responsabilità personale, conscia ed inconscia, per le proprie malattie.

Ma penso anche che se non fosse stato Berlusconi a far emergere questi aspetti d’immaturità culturale italiana, sarebbe stato qualche altro imprenditore.
Lui ha avuto solo l’acume ed una maggiore velocità d'azione.

Altresì, non penso che sia “colpa” di quell’uomo, se i carabinieri del nas di Milano abbiano risorto a falsità ed intimidazioni pur di ottenere una nostra condanna.

Il comportamento sembra semplicemente far parte di quel sistema di delegittimazione, necessario ad una classe governante (di destra e di sinistra), per non creare “deviazioni” pericolose all’attuale pensiero medico.

Ma, piuttosto che affievolirla, l’esperienza vissuta ha invece rafforzato la mia determinazione d’aiutare le persone a liberarsi da condizionamenti sociali tendenti a creare un membro contento del “gregge”.

Mi sono scoperto d’essere un ammiratore di quel generale romano che, mandato a conquistare l’Asia Minor, diede ordine di bruciare la flotta con la quale le truppe erano sbarcate, così da assicurarsi dei valorosi combattenti.

Questo è ora il mio comportamento: quando penetri un territorio ostile devi mantenere a fuoco, davanti a te, l’obiettivo che ti sei prefisso, senza ripensamenti.

Per di più, non sono comprabile, né mi preoccupo se non sono stimato per quello che faccio. Questo perché ho la totale certezza che Dio mi sta osservando.

E’ anche importante combattere per qualcosa nella quale si crede fermamente.
Ad esempio, in Italia ogni anno muoiono per cancro decine di migliaia di persone, che potrebbero essere invece salvate con trattamenti alternativi alla micidiale chemioterapia.

Da anni è scientificamente e statisticamente risaputo che la chemio è dannosa alla salute di qualsiasi persona in qualsiasi condizione fisica, eppure i milioni di benpensanti di destra e di sinistra, come agnellini pasquali al macello, continuano a farsi “curare” o ad approvare passivamente la “cura” perché così fan tutti, e così dice il sistema.

Da mesi conduciamo in diverse sedi la battaglia per sensibilizzare l’opinione pubblica a queste nefandezze sociali. Come risposta, il silenzio da parte degli “intellettuali” e di chi si picca di pensiero indipendente è stato assordante.
Ma il momento che si suggerisce un voto, che inizi ad affermare la primazia dell’essere umano sui partiti politici, molti si svegliano, scandalizzati da tanta faccia tosta politica.

Una società è sempre un riflesso del comportamento dei suoi singoli abitanti.
Ad esempio, suppongo che sembri ovvio a molti che la mancanza in Italia di ospedali omeopatici dove farsi curare, come avviene in Inghilterra, non sia dovuto ad una maggiore ottusità dei governanti italiani, ma piuttosto ad una maggiore immaturità sociale/intellettuale degli italiani stessi.

In altre parole e generalizzando, prima di conquistare certi privilegi sociali, come hanno fatto altri popoli, l’italiano deve controllare la propria, irrazionale, emotività e dimostrare prima di tutto a se stesso che è pronto per quei privilegi. L’aiuterebbe anche imparare il concetto di pragmatismo, come azione utile per raggiungere i propri obiettivi.

Parole dirette, certo, ma questa è (solo) la mia opinione. Credo comunque che ci stiamo avviando sempre di più verso la vittoria annunciata, non tanto per nostro valore personale, ma perché così scorre il flusso della storia.

Un augurio per qualsiasi tipo di resurrezione,
rinaldo lampis

 

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mandato da Rinaldo Lampis il Martedì Aprile 11 2006

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