Risposta di un collega medico alla lettera "Cancro e Medicina" pubblicata alcuni giorni fa.
Con riferimento a: "Cancro e Medicina".
Salve Lampis,
io sono un medico di base ma condivido pienamente il tuo pensiero.
La mia spinta a fare il medico è stata la sensazione di impotenza di fronte al dolore.
Questo mi ha spinto a non accontentarmi di ciò che avevo imparato all'Università e dopo soli quattro anni di attività come medico di base
sono approdato all'Omeopatia (per mia fortuna unicista hahnemanniana).
Dal 2003 sono Reiki Master.Ciò che ho imparato in questo percorso è proprio ciò che il collega disdegna: LA RESPONSABILITA' DELL'INDIVIDUO NEI CONFRONTI DELLA SUA MALATTIA.
La malattia o la salute sono la diretta conseguenza dello stile di vita dell'individuo, sono la sua "anima", il modo in cui si muove nella vita: coerente con sè stesso (salute), incoerente (malattia).
La deresponsabilizzazione consegna di fatto la propria vita in mano altrui, che la userà per acquisire potere sullo stesso. Il potere si riconosce dalle imposizioni, dai doveri, dai protocolli, dalle analisi.... analisi.... analisi..... senza mai una sintesi.Il collega ha giustamente rilevato che questa è una via senza uscita in cui non è prevista la possibilità di guarigione di alcuna malattia, bensì solo un "controllo" tramite una tossicodipendenza farmacologica a vita, oppure attraverso la prassi della "mutilazione" chirurgica col presupposto che togliendo la parte malata l'individuo guarisca!
Nella mia pratica professionale parto dal principio che se l'individuo è stato capace di creare la malattia ha anche i mezzi per ricreare la salute e che il mio unico vero compito come medico è quello di aiutare la persona a prendere coscienza del significato della sua malattia e indicargli la strada migliore per ritornare allo stato di benessere con tutti i mezzi che conosco e lasciando sempre la porta aperta a quelli che non conosco.
Dr. Cosimo B.
mandato da Rinaldo Lampis il Mercoledì Ottobre 5 2005
aggiornato il Sabato Ottobre 15 2005URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/rinaldo_lampis/2005/10/05/risposta_di_un_collega_medico_alla_lettera_cancro_e_medicina_pubblicata_alcuni_giorni_fa.htm
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