Nelle malattie gravi è spesso mortale seguire i consigli della Medicina Ufficiale
In riferimento al precedente "Cancro e Medicina", pubblico volentieri la testimonianza di due storie di malattia vissute in modo diametralmente opposto. rl
Mi chiamo Marko e sono reiki master. Prima di avvicinarmi alla medicina naturale ho fatto i conti con un carcinoma intestinale provocato da un virus papilloma non curato!
Il tutto si è risolto in pochi mesi. Ho rifiutato ogni terapia invasiva consigliata: chemio, cobalto, radio, poiché non mi fidavo.
Ho invece lavorato molto dentro di me per accettare tutto ciò che rifiutavo della mia vita. Ho incontrato persone che per puro "caso" (e sappiamo bene che nulla viene a caso) mi hanno parlato delle capacità di alcune piante (vedi
aloe, te verde, alga spirulina) nel prevenire neoplasie! Ogni volta mi affidavo con fiducia a questi rimedi e continuavo a vivere e a rendermi conto quanta importanza ha la vita e l'opportunità di viverla in ogni sua sfaccettatura, in ogni suo momento.Ho imparato a non odiare e combattere la malattia, ma amarla perché parte di me, chiedevo al tumore di non crescere a dismisura altrimenti, se fossi morto, anche lui avrebbe fatto la stessa fine, e questo non era logico.
Gli dicevo di restare in un posto dove poteva essere utile al mio corpo e vivere in simbiosi, per il nostro bene reciproco, e che non lo avrei mai combattuto ma nutrito, con quei rimedi che arrivavano dal maestro interiore che comunicava con me attraverso gli altri!Poi arriva il rimedio dell'ascorbato di potassio e, nel giro di pochi mesi, la metastasi sparisce e il carcinoma si riduce di molto. Dopo 7 anni non c'è più traccia di nulla, nemmeno della massa tumorale. Credo che la malattia sia stata vinta perché ho accettato la mia vita e ho rielaborato molti condizionamenti che sono dettati dalla paura, e la paura sappiamo che è l'antagonista dell'amore.
Sono diventato reiki master per dare la possibilità a chi lo volesse di avere un buon mezzo per migliorare la propria vita. Sono convinto che è solo assumendosi la responsabilità di se stessi, senza vivere la vita con sciocchi sensi di colpa che si può guarire corpo e anima!
Ma ho anche un'altra storia, opposta alla mia.
Avevo un'amica malata di tumore al seno, asportato. Le avevano dato 3 anni di vita, ma lei era ignara del fatto! Un giorno mi confida che le sue analisi non erano mai perfette e che continuava a preoccuparsi che potesse ritornarle la malattia.
Le parlo dell'ascorbato di potassio, e lei comincia a prenderlo.
Dopo qualche settimana mi dice raggiante che le analisi cominciano a migliorare. Le suggerisco di continuare con l'ascorbato, assieme alle cure del suo medico. Dice che le davano una chemio in pastiglie che le avrebbe evitato di perdere i capelli e avere tutti gli altri effetti collaterali della chemio, ma che era una nuova cura sperimentale!Un giorno la rivedo e mi confida che aveva detto al suo medico dell'ascorbato di potassio, e che il medico aveva reagito bruscamente, dicendole che non doveva prendere quella "robaccia", minacciandola di non seguirla più nella cura!
La mia amica, spaventata, mi chiese scusa (per cosa, poi?), ma non avrebbe continuato con l'ascorbato perché se non cura la medicina "normale" figuriamoci se è efficace la medicina alternativa!Le ho fatto presente che il risultato comunque c'era, ma lei era troppo spaventata e condizionata dal medico per ascoltarmi. Così ho preferito non metterla in maggiore agitazione e le ho detto che era lei a dover decidere della sua vita e che avrebbe dovuto fare la scelta che voleva!
Così lasciò definitivamente la cura all'ascorbato di potassio e i valori delle sue analisi tornarono ad essere sballati! Dopo qualche mese vedo la figlia, che mi dice che la madre era morta!
Credo che in questo caso il condizionamento di una società che ti tratta da numero o da cavia a tua insaputa lede molto la nostra libertà di affidarci a qualsiasi cosa che potrebbe essere una luce di speranza!
grazie
Marko
mandato da Rinaldo Lampis il Sabato Ottobre 15 2005
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http://www.newmediaexplorer.org/rinaldo_lampis/2005/10/15/nelle_malattie_gravi_spesso_mortale_seguire_i_consigli_della_medicina_ufficiale.htm
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