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Gennaio 19, 2004

Fusione Fredda, Idrogeno e monopolio energetico

 

 

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Dal monopolio all'abbondanza
di Roy Virgili
Progetto Motionenless Electromagnetic Generator

Pensate a tutte le piante che esistono, a quanti tipi di esseri viventi, a quanti colori, alla infinita grandezza dell'universo… e pensate all'abbondanza di energia che possiamo utilizzare: allora perché continuare a vivere nella miseria?

Gli eventi di queste ultime settimane mi hanno spinto a scrivere quest'articolo sulla falsità dell'idrogeno come nuova energia pulita da usare per uscire dall'era del petrolio. Effettivamente il petrolio sta per esaurirsi, questione di anni, potranno essere 5, 10 o anche 20 ma ben presto il petrolio sarà antieconomico da prelevare e quindi verrà man mano abbandonato a favore di altre fonti energetiche. E questo è il punto cruciale. Quale sarà questa nuova fonte?

I candidati sono vari e qui di seguito farò una breve carrellata dei principali. Carbone: ci sono ancora enormi giacimenti, ma inquina moltissimo, qualsiasi tecnologia moderna si possa utilizzare: è un residuo fossile ricco di carbonio quindi come minimo produrrà enormi quantità di gas serra. E questo non è accettabile. Gas naturale: ce n'è ancora ma anche questo andrà ben presto ad esaurirsi, il mondo ha sete di energia e il gas ha una bassa densità energetica (ovvero per ogni chilo di gas si produce poca energia). Energia nucleare classica (la fissione, le centrali atomiche): Questa produce energia ad alta densità e quanta se ne vuole. Il grossissimo problema è la sicurezza delle centrali, l'enorme quantità di rifiuti radioattivi che si vengono a creare (oggi stoccati in serbatoi sparsi per il mondo che chi sa quando inizieranno a perdere...), la movimentazione di tutti questi rifiuti radioattivi che sono un continuo e reale pericolo non solo per l'umanità al suo completo ma per tutta la VITA dell'intero pianeta. E ora c'è l'idrogeno. Ma bisogna stare molto attenti.

L'idrogeno NON E' una FONTE ENERGETICA. L'idrogeno può essere visto come un accumulatore, un metodo di stoccaggio e conservazione dell'energia prodotta con qualche altro mezzo, sia esso pulito (solare, eolico, biomasse) o classico (carbone, petrolio, gas). Questo è da tenere bene a mente. Ma allora, come e perché si parla tanto di "idrogeno pulito", "emissioni zero", "futuro all'idrogeno"? Il mezzo è la disinformazione (l'arma non convenzionale più utilizzata in questi anni), che può essere venduta dai media grazie alla sostanziale ignoranza della gente su questi argomenti piuttosto tecnici. Il movente che porta a spacciare queste bugie è molto, molto importante per lo status quo attuale e si può riassumere in una sola parola: CONTROLLO.

Mi spiego. L'idrogeno non si può fare in casa, è complesso da maneggiare, ci vogliono enormi tecnologie e capitali per tutta la struttura che lo crea lo regge e lo sfrutta: ha bisogno di un sistema per essere utilizzato. Esattamente come è accaduto ed accade tutt'oggi per il petrolio. Il sistema idrogeno è monopolizzabile, è controllabile e quindi crea una merce che può essere venduta, si può decidere il prezzo al quale venderlo, si può decidere di ottenerlo bruciando carbone o la foresta amazzonica e bisogna trasportarlo, bisogna costruire condotti, distributori, centrali dove crearlo, stoccarlo. Insomma una copia precisa ed esatta di tutto il sistema petrolifero. Ma, direte voi, si dice che l'idrogeno verrà prodotto da fonti pulite e se così fosse sarebbe veramente pulito. E' vero, ma purtroppo la quantità di idrogeno che si potrebbe creare con fonti rinnovabili è troppo poco e costoso per poter essere seriamente adottato come mezzo principale. Ci possono essere casi speciali, tipo l'Islanda, dove grazie alla ricchissima presenza di energia geotermica ed idrica si potrà veramente ottenere grandi quantità di idrogeno in maniera pulita. Ma questi casi sono purtroppo rari e circoscritti a pochissime realtà.

E allora? Dovremo ritrovarci ancora una volta di fronte ad un monopolio energetico che faccia il bello ed il brutto tempo come e quando vuole? No! Una soluzione già esiste, non è neanche l'unica ma sicuramente è la più importante, quella che potrà veramente portare l'umanità da un sistema energetico limitato e monopolistico all'abbondanza di energia pulita, sicura e localizzata. Vi sembra impossibile? Ha un nome, un nome che grazie all'accurato lavoro dei media e del potere economico vi farà venire un risolino sulle labbra: FUSIONE FREDDA.

Prima di descrivere il perché di questa mia affermazione permettetemi di spiegarvi brevemente come funziona. E' da almeno due anni che la fusione fredda, oltre a funzionare, è perfettamente riproducibile, controllabile e, soprattutto, capita e spiegata. Si ottiene così: si prendono due elettrodi; una barra di platino e un filamento di palladio, si mettono in una soluzione elettrolitica contenente acqua pesante (D2O acqua dove l'idrogeno è sostituito dal deuterio, isotopo dell'idrogeno), il tutto in un contenitore di vetro ben isolato dall'esterno. Si apporta elettricità al sistema e l'effetto sarà che il deuterio (possiamo paragonarlo ad una persona) si accumulerà in grande quantità nel palladio (paragoniamolo ad un autobus), che per la sua struttura funziona come una spugna molto porosa. All'interno del palladio (l'autobus) gli atomi di deuterio si accumulano in spazi sempre più ristretti (l'autobus si riempie di persone), così gli atomi saranno costretti ad essere sempre più vicini, sempre più vicini, fino al punto di fondersi (le persone sono così attaccate che ogni volta che l'autobus frena o accelera si muovono tutte insieme, come un unico grande organismo: si risparmia energia!), dando origine ad atomi di elio, ed emanazione di calore (tutta l'energia che avrebbero speso le persone movendosi per conto loro in maniera non coordinata viene risparmiata poiché l'unico movimento che possono fare è quello coerente con tutto l'autobus, quindi si crea una direzione, un energia non più caotica e quindi con versi opposti che si annullano, ma energia coerente che può essere sfruttata).

Il processo della fusione nucleare e dell'emissione di calore inizia soltanto dopo un certo tempo (circa un'ora) e solo quando il numero di atomi di deuterio superano quelli del palladio. Il rendimento che si ottiene è di circa il 1000 %. (avete letto bene!). In questo modo si ricava calore da fusione nucleare a temperatura ambiente con strumenti e conoscenze utilizzabili quasi da chiunque poiché il materiale che si usa è quello di un semplice laboratorio chimico. Inoltre il costo è veramente irrisorio poiché si parla di cifre intorno ai 300 euro per ottenere circa 10 Kw/h per ben 500 anni! E il tutto senza produrre nessun residuo nucleare, radiazioni nocive o qualsivoglia inquinamento.

Ma c'è di più. Infatti se la scoperta è stata frutto del caso, gli studi effettuati per spiegare il perché di questa energia osservata ha portato allo sviluppo di un'intera nuova branca della fisica quantistica. La teoria sviluppata si chiama Elettrodinamica Quantistica Coerente (QED coerente), ed è stata sviluppata qui in Italia dal Professor Giuliano Preparata ed Emilio Del Giudice dell'INFN di Milano. Questa nuova teoria, che va ad unire la fisica quantistica con la chimica, sta aprendo delle strade inaspettate e sta spiegando molti fenomeni che fino ad adesso erano rimasti dei misteri per la scienza. Quindi abbiamo una scoperta assolutamente scientifica, riproducibile e che funziona: ma allora perché non se ne parla e soprattutto la si adotta?

Ebbene, in questa sede non voglio dare spazio a teorie di insabbiamenti e boicottaggi anche perché, personalmente parlando, non ci sono teorie ma dati di fatto; comunque ponetevi questa domanda e provate ad arrivare da soli ad una risposta. Per concludere volevo chiarire meglio perché, a mio parere, l'adozione di sistemi energetici basati sulla Fusione Fredda non potranno portare al monopolio ma al contrario alla libera e abbondante fruizione dell'energia. Per un semplice motivo: la fusione fredda è energia ad alta densità che si può ottenere in modo semplice. Questo vuol dire che si può avere tutta l'energia che ci serve ovunque ci serve senza alcun bisogno di doverla TRASPORTARE. Si può creare in situ. Non ha bisogno di centralizzazione. Non esisterà mai una centrale a fusione fredda. Ho bisogno di acqua calda? Non necessito neppure di uno scaldabagno poiché con una "pila" a fusione fredda della grandezza di un'unghia posta su ogni rubinetto di casa mia (tanto costa poco!), potrò avere acqua calda quando e quanta ne voglio!

Capite? Non esiste il bisogno di trasportare energia (pensate all'eliminazione di TUTTI i tralicci della corrente!), di immagazzinarla, di costruire centrali costose. NON potrà esistere un fornitore di energia elettrica perché sarete voi stessi a fornirvi di energia dove e quando e quanta ne vorrete! Energia portatile, pulita e abbondante… sembra un miracolo! (un po' di anni fa Carlo Rubbia disse queste testuali parole: Se la fusione fredda funziona vuol dire che Dio è stato molto,molto buono con noi). Ebbene Dio, la natura, l'universo è strutturato in modo da poter vivere nell'abbondanza. Pensate a tutte le piante che esistono, a quanti tipi di esseri viventi, a quanti colori, alla infinita grandezza dell'universo… e pensate all'abbondanza di energia che possiamo utilizzare: allora perché continuare a vivere nella miseria? Dipende solo da noi.

Roy Virgilio - http://www.progettomeg.it Progetto Motionenless Electromagnetic Generator

Per saperne di più: Libri:
- "Fusione Fredda: moderna storia di inquisizione ed alchimia" di Roberto Germano edito da Bibliopolis
- "Dai quark ai cristalli" di Giuliano Preparata edito da Bollati Boringhieri - www.infn.it

 


mandato da Ivan Ingrilli il Lunedì Gennaio 19 2004
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005

URL of this article:
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2004/01/19/fusione_fredda_idrogeno_e_monopolio_energetico.htm

 


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Readers' Comments


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Antonio il Gennaio 27, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: MICHELE VUERICH il Marzo 7, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: MICHELE VUERICH il Marzo 7, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Roy V. il Marzo 19, 2004

 


Perchè non fondiamo una (o più) associazioni per costruire dei prototipi?

Mandato da: susi il Aprile 13, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Stefano Colombo il Aprile 27, 2004

 


Interessante! Però, qualcuno ha costruito un prototipo di macchina che produce energia impiegando la fusione fredda? Se si, è possibile vederla in funzione?
Non è che, approfittando della ignoranza in materia della maggior parte di noi, si tenta di spacciare per vere semplici fantasie adatte, più che altro, per un film di fantascienza?
Se, invece, le affermazioni riportate sul sito fossero vere, prima o poi verrebbero fuori; in fondo, non è possibile arginare in eterno un fiume in piena e di notizie simili, ne esiste una marea.

Mandato da: Adolfo il Maggio 18, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Elio il Maggio 19, 2004

 


ok. bravo.

solo una piccola nota: sono kWh e non kW/h.
ciao.

Mandato da: il Giugno 2, 2004

 


Replica di esperimento di fusione fredda secondo il metodo dei giapponesi Mizuno-Ohmori, già replicato dal francese Naudin e dagli italiani Dattilo-Cirillo-Iorio.


Sicuramente qualcuno di voi era assieme a me, al convegno del 17-18 Aprile a Grottammare sulle nuove energie; era presente anche la rivista nexus, vedi www.progettomeg.it - www.jlnlabs.org .
Il giorno 18 siamo stati stupiti dalla dimostrazione dal vivo di un esperimento di fusione fredda in cella elettrolitica, eseguito e commentato dai ricercatori Dattilo-Cirillo-Iorio; veniva usata una soluzione di carbonato di potassio con due elettrodi di tungsteno, alimentati con corrente continua ricavata dal raddrizzamento della tensione di rete, variata con un variac, e livellata con condensatori elettrolitici.
Tornato a casa entusiasta, mi sono deciso di replicare l'esperimento; ho eseguito decine di prove,
così oggi posso comunicarvi la mia esperienza, tesa ad un risultato eclatante, anche se non sono attrezzato per una analisi quantitativa sul rendimento della cella elettrolitica.
Posso ora dirvi che non è necessario un vaso beaker in pyrex, ma basta un vasetto da marmellata a collo largo; non è necessaria acqua distillata, basta acqua da rubinetto; non è necessario carbonato di potassio, ma basta un sale qualsiasi, anche il bicarbonato di sodio, chiesto in prestito alla moglie può servire allo scopo, io ho trovato interessante il sodio nitrito, in quanto non intorbidisce la soluzione.
Il sale ha il solo scopo di rendere conduttiva l'acqua, non entra in gioco nella reazione perché si ottiene lo stesso risultato con sali diversi; ho addirittura usato sale marino iodato da cucina.
Si possono usare elettrodi di qualsiasi metallo, l'effetto sarà il medesimo; solo il rame, ricavato da un cavo elettrico rigido, mi ha dato una luminosità verde-blu molto spettacolare.
Consiglio di usare all'inizio elettrodi di acciaio inox, ricavati da filo di circa 2 mm. di diametro;
si taglia un pezzo lungo il doppio dell'altezza del vaso, lo si piega al centro fino a far toccare gli estremi, ad una delle estremità vi si collega con un morsetto il cavo elettrico, che và al (positivo) del generatore di corrente, questo elettrodo sarà l'anodo ed andrà infilato come una graffetta sulla parete del vaso, che io consiglio sia un beaker in pyrex oppure in duran, del costo di pochi euro, non correrete il rischio che si rompa al contatto con il catodo rovente.
Il catodo dovrà essere manovrato con le mani, per poter gestire la regolazione della reazione.
Si prende un pezzo di filo metallico che può essere anche diverso da quello dell'anodo, la lunghezza deve essere almeno di 10 cm. vi si collega con un morsetto il cavo elettrico, di sezione almeno 2,5 mm. quadrati, detto filo andrà al (negativo) del generatore di corrente.
A questo punto abbiamo il vaso con fissato a graffetta l'anodo, riempiamo di acqua qualsiasi fino a ¾ del vaso, versiamo un paio di cucchiaini da caffè del sale che desideriamo, (lasciate il sale marino a quando avrete acquisito esperienza e usatene poco perché è molto conduttivo), con il cucchiaino mescoliamo bene affinché si sciolga bene il sale.
Non occorre preriscaldare la soluzione, la reazione parte anche a 20 gradi centigradi.
Mi raccomando, c'è pericolo di morte per fulminazione, quindi assicuratevi di avere sul vostro impianto elettrico un interruttore salvavita, acquistate inoltre un paio di guanti dielettrici di sicurezza per lavori su parti in tensione ed indossateli; sarebbe opportuno indossare anche occhiali di sicurezza.
Ora prendiamo una pinza grande isolata a 1000 volt, con questa afferreremo il morsetto che stringe il catodo, diamo corrente agli elettrodi lasciando solo l'anodo a bagno, con cautela avvicineremo il catodo alla superficie del liquido; udirete ad un certo punto una serie di scoppiettii, indice della reazione di fusione o fissione fredda, (ancora nessuno ha saputo dare una spiegazione chiara del fenomeno).
Gli scoppiettii che dicevo, sono prodotti dalla reazione violenta che genera una altissima temperatura nel metallo, l'acqua bolle immediatamente nelle sue vicinanze, abbassandosi di livello in quel punto, questo è il primo scoppio, poi l'acqua ritorna su, tocca il metallo ed inizia una nuova reazione.
Così sentirete un rumore assordante come di mitragliatrice, voleranno schizzi di acqua bollente ma se sarete protetti non succederà nulla, potrete affondare di qualche millimetro il catodo nel liquido e noterete subito che inizierà a diventare rovente fino a fondere e cadere come goccia sul fondo del vaso, se non sarà di vetro pyrex o duran, si spaccherà, altrimenti lascerà solo un segno di fusione sulla superficie del fondo.
Io ho fuso un tondino di acciaio armonico di 4 mm. di diametro con solamente 2 ampere di corrente.
Tenete presente che in certe condizioni la reazione si spegne, ma a questo punto possono passare anche 10 ampere e gli elettrodi restano freddi, questa è la prova che non è il passaggio di corrente che riscalda fino alla fusione il metallo.
La tensione di rete dovrebbe essere stata unificata in tutta Italia a 230 volt c.a., che raddrizzata diventa 300 volt c.c.
La reazione si spegne quando variamo la tensione sotto i 150 volt c.c. oppure se immergiamo troppo il catodo. In questo caso si ottiene solo l' elettrolisi dell'acqua, con produzione di ossigeno all'anodo e il doppio in volume di idrogeno al catodo; oltre a bolle di vapore d'acqua, in quanto fornendo 300 volt a 10 ampere di corrente si ha una immissione di 3000 watt di energia alla cella elettrolitica, che nonostante tutto, non rende incandescenti gli elettrodi, ma ribolle come una pentola infernale.
Possiamo far ripartire quando vogliamo la reazione, alzando la tensione di lavoro oppure riportando vicino alla superficie il catodo per poi affondarlo lentamente.
Vi riporto le temperature di fusione di alcuni metalli:
alluminio 660 °C
rame 1083 °C
ferro 1536 °C
tungsteno 3410 °C
Il tungsteno sono riuscito a portarlo al color bianco, non ha fuso a goccia come il ferro ma si è elettrocorroso in pochi secondi, trasformando la bacchetta cilindrica di 2,4 mm. di diametro in una punta conica, lasciando una fanghiglia sul fondo.
Con un contatore Geiger RAM 63/1 ho misurato se vi era una emissione di radiazioni, ma non ho notato nessun cambiamento rispetto alla normale radiazione naturale di fondo, sempre presente ovunque, sia come radiazione ALFA, BETA e GAMMA.
Purtroppo questo è un punto che viene preso in considerazione da chi è scettico sulla fusione fredda.
Io dico comunque che questo tipo di reazione essendo di tipo nuovo, cioè non ancora studiato a fondo, non implica che ci debba essere emissione di radiazioni, ma solo sviluppo di calore; eventualmente una emissione di neutroni a debole energia, misurabili solo con costosi strumenti.
Credo che questa reazione endotermica, sia generata dagli ioni H+ dell'acqua che colpiscono il catodo, sicuramente saprete che gli ioni H+ non sono più atomi, ma singoli protoni; quindi si ha un bombardamento di raggi protonici che si incuneano nel nucleo del metallo del catodo, questo provoca uno scombussolamento nell'atomo del metallo trasmutandolo in un altro elemento della tavola periodica degli elementi. Quando si spegne questa reazione, subentra la conosciutissima reazione di elettrolisi dell'acqua; in questo caso gli ioni H+ incontrano un elettrone prima di toccare il catodo, perché questo elettrodo è talmente carico di cariche negative che sputa elettroni in ogni direzione.
E' interessante notare come si comporta diversamente la cella elettrolitica nei due casi; quando lavora in elettrolisi, la cella produce agli elettrodi bollicine molto piccole, di idrogeno al catodo ed ossigeno all'anodo; quando invece innesca la reazione (nucleare?) si ha un brusco cambiamento, all'anodo si riducono quasi a zero le bollicine di ossigeno, mentre al catodo si ha una rapida produzione di bolle grosse di vapore d'acqua con repentino arrossamento dell'elettrodo, che può anche arrivare alla fusione se la soluzione è vicino alla saturazione, in quanto sono disponibili più protoni H+.
Saprete sicuramente che vi è uno spartiacque nella tavola degli elementi, costituito dal ferro; per ottenere energia dagli elementi più leggeri del ferro, bisogna fare una fusione, cioè attaccargli dei protoni ( ed eventualmente anche neutroni ) per creare un elemento più pesante.
Se partiamo da elementi più pesanti del ferro, dobbiamo spaccarli ed ottenere elementi più leggeri per ottenere energia, questo si chiama fissione; in questo caso vi è quasi sempre anche emissione di neutroni perché negli elementi leggeri ne servono di meno.
Se queste reazioni avvengono in una cella elettrolitica, che al massimo ha una temperatura di
100 °C, si definiscono fusione fredda o fissione fredda perché nei reattori nucleari avvengono a milioni di gradi centigradi.
Chi vuole realizzare questo esperimento in ambito domestico, deve usare la massima cautela, in quanto potrebbero essere emessi dei neutroni, i quali sono molto pericolosi per la salute perché molto penetranti.

Renzo Mondaini (Ravenna)

Mandato da: Renzo Mondaini il Giugno 16, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Renzo Mondaini il Giugno 24, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Adolfo il Settembre 6, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Giangi il Ottobre 2, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: il Ottobre 2, 2004

 


non riesco ad accedere al sito del progetto meg.
Che è successo?
Qualcuno saprebbe dirmi come fare a raggiungerlo?

Mandato da: londra4 il Ottobre 28, 2004

 


ho intenzione di riprodurre la fusione fredda nel mio monolocale , mi puoi mandare le istruzioni o il kit di montaggio a 300 euro?
grazie antonio

Mandato da: antonio il Novembre 3, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Riccardo il Dicembre 8, 2004

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Roy il Febbraio 10, 2005

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Dario Meacci il Marzo 14, 2005

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: Roy V. il Aprile 21, 2005

 


Non capisco, se è davvero così facile, perchè nessuno di voi, competente in materia, non ha mai pensato, per esempio, di mettere su un fabbrica che produca pile a fusione?
Sono anni che continuo a leggere articoli, pieni di speranze per un futuro migliore, ma sembra che la gente sia molto più brava a parlare che ad agire. Mi piacerrebbe avere le competenze che avete voi, ma sono uno studente in S.Naturali e non in Fisica(purtroppo).
Basta parole, convegni, conferenze, è tempo di agire!!
Se qualcuno immettesse una cosa del genere sul mercato andrebbe a ruba in poco tempo, lo sapte bene, ma nessuno fa niente.
La gente è pigra e per lo più ignorante, mettere su internet un manuale su "come costruire la vostra pila a fusione casalinga" attira molto meno di un prodotto bello e confezionato acquistabile in tutti i centri commerciali magari in promozione "prendi 3 pagi 2"!
Basta sognare... le menti di voi fisici e di quelli come voi sono la speranza per tutti noi, non deludeteci, ve ne prego.

Mandato da: enzo il Giugno 27, 2006

 

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