Giu' le mani dai bambini: campagna a difesa del diritto alla salute del bambino

 

 

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Giu' Le Mani Dai Bambini

CAMPAGNA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEL BAMBINO

“Giù le mani dai bambini” è una campagna informativa e di sensibilizzazione ideata e sviluppata in Italia, anche con il supporto di organizzazioni non a scopo di lucro estere, finalizzata alla sensibilizzazione del grande pubblico ed alla formazione di insegnanti e genitori su di una delicata tematica d’attualità, qual’è quella degli abusi nella somministrazione di psicofarmaci ai minori ed ai bambini in particolare.

Per saperne di più fai click sull'immagine qui sotto.

In ogni caso, la campagna non vuole essere una “crociata” contro una o l’altra multinazionale del farmaco o contro specifici prodotti farmacologici: unico scopo di questa iniziativa è di porre nuovamente il bambino e la sua famiglia al centro dell’attenzione, tutelando i loro diritti, e non escludendo a priori – pur nel rispetto della piena autonomia della classe medica – soluzioni alternative a quella strettamente farmacologia, laddove il farmaco è invece diventato quasi una moda, una “facile soluzione”: una pastiglia alla quale delegare con una certa superficialità la risoluzione di qualsiasi problema.

Agli inizi degli anni ‘80, alcuni psichiatri riaffermarono l’esistenza di una malattia mentale dell’infanzia, un disturbo che - a loro dire - colpiva i bambini, e che consisteva essenzialmente nel fatto che questi (i bambini etichettati come “malati”) erano distratti, disattenti e molto, troppo vivaci. La “malattia” fu inserita nel “Manuale Diagnostico e Statistico” (DSM, “Diagnostic and Statistical Manual”), con il nome “Disturbo da Deficit dell’Attenzione” (DDA).

La “malattia” (ADHD) si è quindi ovviamente “diffusa” come un’epidemia. Nei soli USA i bambini affetti erano 150.000 nel 1970, mezzo milione nel 1985, un milione nel 1990, e sono 8 milioni oggi: il 12-13% dell’intera popolazione infantile scolastica di quella nazione pare soffrire di questa “sindrome”, che peraltro, come evidenziata anche dalle recenti prese di posizione del Consiglio d’Europa su questo tema, continua a non avere una precisa definizione di carattere clinico.

Sono ignorate da molti psichiatri diverse terapie alternative, che garantirebbero un’efficace risoluzione del problema senza necessità di pesanti terapie farmacologiche. Si privilegiano soluzioni più “facili” quali quella della “pillola miracolosa” che tutto risolve. E’ evidente che questo approccio “disinvolto” ad un problema così delicato ha generato un acceso dibattito, nella comunità scientifica e non solo.

Lo scopo - a detta di molti medici - è unicamente quello di “vendere prestazioni” e sottoporre a terapia psicofarmacologica centinaia di migliaia di pazienti in tenerissima età. Nonostante alcune dichiarazioni improntate alla prudenza rilasciate da esperti nel settore, è forte il timore che accada anche in Italia quanto è già avvenuto e sta avvenendo negli USA e in altre nazioni europee.

La campagna “Giù le mani dai bambini” vuole essere un’equilibrata campagna di informazione, nel rispetto degli interessi delle case farmaceutiche e della classe medica e psichiatrica, volta esclusivamente a sensibilizzare l’opinione pubblica in Italia sollecitando il dibattito su un tema delicato ed importante quale quello del diritto alla salute dei bambini e degli adolescenti.

Dal Sito: Giu' le Mani Dai Bambini

Scarica l'opuscolo completo della Campagna (.pdf 297kb)

 

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mandato da Ivan Ingrilli il Lunedì Maggio 31 2004
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005

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